L'idea del progetto nasce dalla collaborazione avviata da qualche anno da Atlante (IT) e dall'Istituto dei Ciechi di Milano (IT) e dalla Fondazione Josef e Anni Albers (USA).
Al centro dell'idea c'è una sfida: applicare il metodo dei modelli tattili per non vedenti a opere di artisti astratti come Josef e Anni Albers.
L'idea è innovativa perché, normalmente, la maggior parte delle esperienze con persone non vedenti e ipovedenti e l'arte sono concentrate principalmente sulle arti figurative e scultoree. Inoltre a questa idea di base è stata aggiunta la possibilità di offrire la stessa esperienza sensoriale alle persone vedenti, per dare loro una modalità di fruizione artistica radicalmente diversa, utilizzando le stesse modalità di fruizione sviluppate per persone non vedenti e ipovedenti, e un corridoio buio dove ospitare l'esperienza sensoriale per le persone vedenti.
I partner hanno deciso di iscriversi al programma Creative Europe per trovare un supporto, trasformare questo concetto in un progetto fattibile e sviluppare l'idea nel quadro di una cooperazione transnazionale.
La Josef and Anni Albers Foundation è stata completamente coinvolta nel progetto VIBE e metterà a disposizione alcune opere di Josef e Anni Albers gratuitamente, anche se non parteciperà al progetto come partner. Le opere messe a disposizione per il progetto saranno circa 50.
Su queste basi è stata realizzata una bozza di progetto e un altro partner - The Glucksman di Cork, (IR) - si è unito al consorzio.
L'Istituto dei Ciechi di Milano fornirà i modelli tattili e le sue competenze per la progettazione.
Gli altri partner Atlante, The Glucksman e Muzej suvremene umjetnosti Zagreb ospiteranno le mostre di opere di Albers, con i modelli tattili e le altre attività collaterali.